Ed eccoci finalmente all’ultima puntata della mia esaltante
divertente esperienza podistica! Si insomma tirando le somme già prima di
finire, la morale è che finora mi sono divertito un mucchio. Basta poco per
farmi divertire eh? Questo passa il convento, un paio di scarpette (anzi 10paia) e tanto asfalto. Per me è molto, e me ne accorgo quando non posso
correre.
Siamo rimasti alla fine di dicembre 2013, sono nel miglior stato di
forma di tutti i tempi, già mi vedo in trionfo sotto l’arco della
Corsa della Befana, quando l’ultimo giorno dell’anno (-6 alla gara) mi becco
una breve influenza!
1 e 2 gennaio non mi alleno. 3 e 4 gennaio due uscite
penose per la fiacca. Il 5 riposo.
6 mattina: freddo (8°, si a Roma significa freddo), vado (a
piedi, gioco in casa) lo stesso a provare. Con cosa corro? Termica? Collant?
Maché! Svolazzini e canotta, se devo
ammalarmi che sia almeno una broncopolmonite!
A che ritmo parto? Come se non avessi avuto la febbre, o
la va o la spacca!
Ancora un pettorale basso, ma sbaglio i calcoli e mi
trovo imbottigliato in partenza. Meglio, così non devo pensare, devo solo stare
attento a non cadere. Via, primo km 3’36’’, vabbè è leggera discesa…
Prendo il
ritmo, sui 3’45’/km. Non mi vengono proprio facili, ma continuo. Il battito è
sotto controllo, in target.
Anche se è solo la seconda volta che la corro, conosco il percorso
metro per metro, buca per buca. Sono le strade e il parco in cui mi
alleno. Questo è un bel vantaggio. So, per esempio, che la gara è molto veloce
fino al 7° km e insidiosa negli ultimi 3. Dovrei quindi arrivare al 7° con
ancora con energie a disposizione. Ci arrivo quasi cotto invece.
Per di più, i
giorni precedenti è piovuto molto, quindi so che ci sarà fango nel parco. Ma
tanto lo conosco pozza per pozza! Finora la media è qualcosa sotto i 3’45’’,
sono molto soddisfatto, stringo i denti. Entriamo nel parco. Ho messo in
preventivo un km vicino ai 4’/km. E infatti. Poi avevo messo in preventivo di
accelerare gli ultimi due. Provo, ritorno sui 3’45’’, bene.
Siamo nel punto più
fangoso, schivo tutte le pozze, so dove passare….ma perché sto scivolando, perché sto
cadendo per terra? Le conosco tutte le pozze! E’ che a questa velocità e con le
Kinvara (belle lisce) non le avevo mai affrontate.
Riesco non so come a non
cadere ma praticamente mi sono fermato. Riparto, ma devo stare ancora attento,
si scivola.
Ecco il pezzo peggiore è passato. Vai ora sprintiamo l’ultimo km.
Beh no. Stavolta
non riparto, non ne ho più. Ultimo km il più lento, perdo una
ventina di secondi…
Tempo finale 37’25’’. Non sono proprio 10km, ma
anche considerando i metri che mancano è il mio primo under 38’! 88° assoluto
su 2175 partecipanti, 96° percentile.
Lo so che dovrei essere molto
soddisfatto, ma l’ultima parte di gara mi ha lasciato un pizzico d’insoddisfazione.
Insomma pensavo di poter fare meglio, perché non dovrei dirlo? Me la prendo con
la febbre e col fango, ma dura poco, il tempo di tornare a casa e sono già
proiettato verso un radioso futuro ;-).
E il futuro arriva presto, si chiama Cross Interbancario, corso anche l’anno prima. Manca un mese circa e poi un altro mese per la Roma-Ostia.
Come mi preparo? Sto andando bene, decido di continuare con la costruzione.
Lenti e medi. Vado di nuovo giù di condizione, per la gara, e quando sto
recuperando ecco il Cross.
Il percorso è molto fangoso e piove. Spingo a tutta,
fatico ma mi diverto e ottengo un altro buon risultato: 11° assoluto
e 1° di categoria, con annessa coppa da portare ai bambini a
dimostrazione dell’onore guadagnato con tanta fatica! Ehm, l’hanno guardata un
po’ e come le altre volte mi hanno chiesto “ma hai vinto?”. “Beh no, ma in
fondo si, cioè con quelli di più di 40 anni”. “Ah!” e sono tornati a giocare.
Queste sono le soddisfazioni della vita.
Ancora un mese di costruzione aerobica e sono alla
Roma-Ostia 2014. Ma questa l’ho già raccontata!
Ora, quindi, sapete tutto: cosa ho fatto prima di
iniziare a correre e come mi sono allenato fino a oggi. Grazie per la pazienza!
Grazie per il viaggio che ci hai fatto fare. Grande blog, descrizioni accurate e prosa piacevolissima.
RispondiEliminaE grazie soprattutto per avere innescato, incoraggiato e rafforzato un processo di radicale ripensamento delle mie modalità di allenamento di cui avevo forte il bisogno. Se ho ripreso a leggere, ad approfondire e a ragionare sulle questioni legate al metodo sento di doverlo soprattutto a te. Comincio già ad intravedere i risultati e questo mi convince ancora di più di essere sulla strada giusta.
A presto
Francalberto
Grazie per il commento, non me lo aspettavo! Mi fa piacere che a qualcuno interessi quello che scrivo.
RispondiEliminaDa quello che ho capito hai grosse potenzialità, ti auguro i migliori risultati. E fammeli sapere quando arriveranno!
Caro Jonathan, non posso che sottoscrivere tutto ciò che ha brillantemente espresso Francalberto. Aggiungo i miei complimenti per i tuoi straordinari risultati, preludio di prossime stagioni agonistiche ancor più ricche di soddisfazioni.
RispondiEliminaComplimenti, Jonathan!
Grazie Andrea per il gradito apprezzamento.
RispondiEliminaQuello che scrivi interessa anche a me! che si sappia! ;)
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