La vita riserva sorprese.
Mai avrei pensato di andare a
vivere nei pressi di Piazza Vittorio. Non c’è un parco, a parte la piazza più
grande di Roma, con al centro un giardino. I palazzi ottocenteschi non hanno
balconi e sono molto vicini l’uno all’altro. Tutto il contrario di quello che
ho sempre pensato mi piacesse di una casa: verde, spazio, luce.
Ma allora, Jo,
perché sei andato a vivere lì, si potrebbe chiedere l’astuto lettore medio del
blog. Beh, semplicemente perché dovevo andarmene e ho scelto una casa grande
vicino al lavoro e che posso permettermi. Poi a tutto ci si abitua. E poi non è
detto sia per sempre, magari l’anno prossimo cambio ancora!
Ho scoperto subito nei primi giorni che per correre non è
niente male. Sono a 1,5 km dal Colosseo, 2 km da piazza di Spagna! E sono in
centro, quindi di corsa adesso posso andare ovunque a Roma, anche in posti che
non avevo mai frequentato prima, come villa Ada, villa Pamphili, la ciclabile
sul Tevere, nord e sud.
La mattina presto notte poi è molto meglio degli
stradoni anonimi della periferia. Questo il giro che ormai sta diventando un’abitudine:
piazza Vittorio, via Nazionale, piazza Barberini (Fontana del Tritone), piazza
di Spagna (sopra la scalinata), Pincio, con veduta mozzafiato di Roma con San
Pietro illuminata, villa Borghese (giro di 3 km), valle Giulia (Accademia di
arte moderna e villa Giulia), piazza del Popolo, via del Corso, via Condotti,
piazza di Spagna (parte bassa), via Frattina, via del Corso again, piazza
Venezia, via dei Fori Imperiali, Colosseo, Circo Massimo, Teatro di Marcello,
Campidoglio, via dei Fori e Colosseo again, Piazza Vittorio.
Circa 15 km, quasi
tutti i giorni vedo quello che tanti turisti vengono a vedere in una settimana di
vacanza a Roma. E lo vedo quando non lo vede nessuno, quando via Condotti è
deserta e sulla scala di Trinità dei Monti non c’è nessuno ( e per forza, la
stanno restaurando!).
E allora l’allenamento corre lieve, la fatica si sente
meno, il tempo scorre veloce.
Non è solo un allenamento, Jonathan, è un viaggio attraverso secoli di storia, un tuffo nell'arte, nell'incanto e nelle suggestioni di una città senza uguali... riempi gli occhi, il cuore e l'anima di meraviglia e scopri un io che non conoscevi, innamorato della vita in un modo insospettabile, totale e straripante. Buone corse, Jo!
RispondiEliminaP.S.:
Io, romano de Roma (nato e cresciuto a Prati, fino all'età di 28 anni), ogni giorno faccio 2 ore di viaggio (treno, metro e autobus) per venire a lavorare nella mia città ed altrettante per tornare a casa, ma almeno un paio di volte alla settimana prima di andare al lavoro scendo sulla ciclabile da Ponte Sublicio e faccio il pieno di emozioni, ogni volta come fosse la prima volta.