Che
poi il titolo dovrebbe essere “resuscitare” un Garmin Forerunner 910XT, ma,
cara Signora, avrà capito lo stesso che il mio fidato compagno di allenamenti
mi aveva abbandonato.
Un po’ di storia: avevo iniziato a correre con un
semplice cronometro, misurando le distanze con una bicicletta. La cosa
funzionava pure, con l’unica limitazione di dover passare sempre sul percorso
misurato, per avere un’idea del ritmo. Quindi, lontano da casa, l’unico dato
per analizzare l’allenamento era la durata totale. Poco per un amante dei
numeri come me.
Poi un giorno, un amico, notando la mia scarsa dotazione
tecnologia, si impietosì (cioè gli feci pena, mi guardò come uno che lava i
panni a mano e non in lavatrice) e mi presto il suo gps.
Fin dal primo
utilizzo, fu
subito amore! Potevi vedere a quanto andavi ovunque andassi, a casa
scaricare gli allenamenti e vedere la traccia sulla mappa, analizzare la
frequenza cardiaca, etc. etc. Corsi subito a comprare il mio primo gps, un Garmin Forerunner
305, che utilizzai in ogni allenamento fino all’estate 2012, quando,
causa un’offertona che non potevo rifiutare, passai alla sua ultima evoluzione,
l’allora top gamma Garmin, appunto il Forerunner 910XT, bello, nero, fichissimo.
Lo
vendono ancora oggi, nonostante i modelli più recenti raccolgano ancora più
dati. Per quanto mi riguarda, potrei andare avanti col 910 per sempre, al
momento mi è più che sufficiente, ma prima o poi cambierò.
Forse però i tempi sono maturi, le spiego perché signora.
L’anno scorso, quando il mio fidato compagno aveva già
compiuto 4 anni, il cinturino ha iniziato a cedere. Ovviamente si è rotto dove
si infila la linguetta per fissarlo al polso. Per un po’ mi è bastato
stringerlo di più. Poi sono passato al mio miracoloso cerotto, finché,
un giorno, mi è volato via dal polso proprio durante una ripetuta.
Preso il kit su internet (cinturino, viti e cacciaviti)
al modico prezzo di 12 euro, e il 910 è tornato come nuovo.
Quella del cinturino ha ceduto per prima, ma dopo ha iniziato a cedere quella della carcassa, in particolare dove sono i bottoni laterali.
Non avevo dato importanza alla cosa, all’inizio, l’unico fastidio era che ogni tanto all’interno del vetro si formava condensa. Col passare del tempo, però, il pulsante “freccetta giù” si era quasi staccato del tutto (anzi del tutto!) e avrei pure dovuto pensare che poteva entrare acqua, giusto signora?
Inizio settembre, verso la fine di una delle estati più
calde degli ultimi decenni e soprattutto meno piovosa forse di sempre. A Roma
non piove da maggio credo, il Tevere è quasi un ruscello. Io non gareggio pure
da maggio e decido di iscrivermi alla Run for autism del 10 settembre.
Ebbene,
per quel giorno è prevista pioggia, anzi diluvio. Indeciso se fidarmi o meno
delle previsioni, aspetto la mattina della gara. Nuvoloso ma non piove. Vado.
La pioggia inizia durante il riscaldamento, e aumenta, e aumenta….il diluvio
universale previsto. Gara annullata. Ritorno a casa in scooter, un’avventura.
Il giorno dopo, vado per un allenamento. Dopo pochi
chilometri, però, il fattaccio. Il 910 sul lungotevere si spegne!
Mi sento nudo,
corro a sensazione dopo tanto tempo, ma il mio fidato amico già mi manca.
Tornato a casa, asciugo col phon per bene, provo a farlo
ripartire, ma niente. Lo metto in carica, dà segni di vita, sembra che la
batteria si carichi. Cerco di scaricare gli allenamenti che erano in memoria,
inizia la lettura, ma dopo un po’ fallisce. Così per più volte.
Dopo un po’ mi accorgo che la batteria in carica segna
-1%!
Non l’avevo mai visto. Mi era capitato di scaricarlo completamente in
passato ma correttamente la ricarica partiva da 0%. Inizio così a pensare che
la batteria sia andata.
Provo tutti i reset possibili e immaginabili dei manuali
garmin (accensione+lap, accensione+mode, lap+mode, accensione+lap+mode, accensione+freccia
giù, con tutte le combinazioni di secondi di attesa possibili).
Niente, nessun segno di
vita.
Un paio di giorni di indecisione, nel frattempo riesumo il vecchio
305, che ancora funziona. Anzi per alcune cose funziona addirittura meglio del
910, per esempio nella precisione iniziale della misurazione del ritmo di corsa
(il 910 nel primo km è abbastanza inattendibile). D’altra parte, però, nel
complesso è ovviamente inferiore al 910 (precisione del ritmo a regime,
software, estetica, leggerezza, etc.).
Do un’occhiata a cosa propone attualmente il mercato: nella
fascia alta garmin c’è il bellissimo 935, con le dinamiche di corsa, training
load, etc. In effetti, sarebbe un bell’upgrade tecnologico…uhm, signora, si
beh, quasi quasi, 549 euro, per uno che corre seriamente, si, beh. In
alternativa, a un prezzo più ragionevole per un hobby, ci sarebbe il 235 (240
euro), che però ha ancora praticamente le stesse funzioni del 910. Vabbè, che
faccio, che non faccio, poi vedo.
Nel frattempo guardo pure se si trova la batteria del
910, e si trova a circa 13 euro.
Allora il piano è il seguente: passerò al 935, oppure
alla prossima evoluzione del 235 se mettono dentro le dinamiche. Provo da solo
a riparare il 910 (in assistenza, costerebbe come comprarlo nuovo) che terrei
come back up. Nel frattempo uso il 305.
Bene, ottimo piano!
Ho tempo per decidere il gps/cardio del futuro, quindi mi
concentro sul 910. Prima di ordinare la batteria su internet, voglio
controllare che sia proprio questo il problema.
E quindi signora? Tocca aprire il
910!
E qui sorge il primissimo problema: serve un cacciavite
torx di precisione,
che non ho (ho quelli più grandicelli…).
Vabbè, facile, me li procuro dal
cinese al modico prezzo di 3 euro.
E ora smontiamo le quattro viti torx e apriamo
delicatamente…non si apre…vabbè meno delicatamente, crick, si apre!
Facciamo uscire tutto il pacchetto di batteria e schede elettroniche
e il 910 è smontato.
E ora signora, che si fa?
Guardiamo la
batteria, sembra in buone condizioni. Misuriamo la carica
con un tester, qualche volt, niente di strano quindi. Non sembra messa male,
forse non è quello il problema.
Forse è qualche residuo di acqua, un’incrostazione,
che manda in corto. Proviamo a dare una bella pulita con lo spray per i
contatti elettrici.
Lasciamo asciugare e mettiamo il tutto in carica, senza rimontare. Il 910
ancora non si accende, però ora il livello di carica non è più -1%, ma 48% e
sale. Questo mi piace, signora, qualcosa si è smosso. Aspetto qualche minuto,
faccio altro, torno, la carica è sul 60%.
Provo a farlo partire col tasto accensione: apparentemente
niente. Sconforto.
Provo un altro reset (mode+accensione), ma appena tocco il
tasto mode, incredibilmente, il garmin si accende, cioè era già
acceso, perché mi dà subito il quadro iniziale!
Euforia! Anche i miei figli rimangono a bocca aperta, perché di solito questi miei esperimenti finiscono con una piccola esplosione o con un oggetto cestinato.
Il 910 è vivo e lotta con noi!
Provo anche a trasferire i preziosi dati al PC, ma questo fallisce, evidentemente sono corrotti. Pazienza, cancello tutta la cronologia, faccio un piccolo allenamento di 30 secondi, scarico e funziona tutto.
Grande! Ora non resta che rimontare tutto. Con un po’ di
pazienza per far coincidere bene i tasti nell’involucro di plastica gommosa, l’operazione
va a buon fine.
Riavvito tutto e…ah c’è ancora il buco in corrispondenza del tasto freccetta giù. Prendo un pezzetto di plastica del vecchio cinturino (così non rischia il rigetto, ah, ah), lo ritaglio quanto basta (il qb delle ricette), lo infilo nel buco, lo copro per bene di nastro isolante
Riavvito tutto e…ah c’è ancora il buco in corrispondenza del tasto freccetta giù. Prendo un pezzetto di plastica del vecchio cinturino (così non rischia il rigetto, ah, ah), lo ritaglio quanto basta (il qb delle ricette), lo infilo nel buco, lo copro per bene di nastro isolante
Il test dei giorni successivi è positivo:
tutto in perfetto ordine!
Vabbè, quasi: il tasto start/stop non sempre fa contatto e quello enter va spinto un po’ energicamente altrimenti non prende.
Pazienza, si può andare avanti in attesa di una bella offerta su un 935 o di un upgrade del 235.
Vabbè, quasi: il tasto start/stop non sempre fa contatto e quello enter va spinto un po’ energicamente altrimenti non prende.
Pazienza, si può andare avanti in attesa di una bella offerta su un 935 o di un upgrade del 235.
Che soddisfazione, signora, quando le ciambelle riescono
col buco!
Il mio tutto uguale, l ho fatto smontare da un amico che mi ha detto che era pieno d acqua. Non so se ripartirà ma in ogni caso non lo potrò usare in piscina perché altrimenti si ripeterà l inconveniente. Che palle però con tutti i soldi che costano dovrebbero avere una migliore assistenza
RispondiEliminaIl mio ormai è schiattato definitivamente, ma per 6 mesi dopo la riparazione aveva continuato a funzionare benissimo!
RispondiEliminaciao a tutti ..il mio l'ho resettato ma adesso non mi si carica più...che fare ? lo attacco al carica batteria sembra che ricarichi ma la batteria resta sempre al 3%...
RispondiEliminaal mio si sono consumati e staccati i tasti laterali...avete suggerimenti? non esistono i ricambi per quelli, giusto?
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