Ormai sono nella settimana della maratona per cui ho
programmato un minimo di scarico, eliminando la seduta di sabato e diminuendo i
chilometri di tutte le altre sedute (-20-30%). I ritmi invece li lascio
invariati.
Questi i primi allenamenti della settimana:
Lunedì riposo
Martedì, in
programma un medio. Continuo ancora
a non fare i miei soliti lavori al limite dell’anaerobico e opto un’altra volta
per il ritmo maratona, che ho forse troppo ottimisticamente fissato in 4’15’’,
che vorrebbe dire under 3h! Causa scarico, l’allenamento non dovrà durare
molto, massimo 45’, che equivalgono più o meno a 5 giri del mio anello su
strada misurato.
Memore dell’allenamento non facile di venerdì scorso e del
problema che mi ha lasciato all’anca, parto un po’ timoroso. Corro sciolto e
cerco di rimanere ad un ritmo facile. Al primo controllo di orologio, dopo un
300 mt, vedo che la frequenza è già salita e questo è un primo buon segno. Al
primo riferimento sono nei tempi che volevo tenere, poco sotto i 4’15’’,
secondo buon segno. Insomma per farla breve, oggi la corsa mi viene facile e
riesco a tenere il ritmo mara senza andare in difficoltà (mentre venerdì scorso
avevo sofferto correndo10’’ più lento…).
I giri passano in fretta, tutti di
poco sotto i 4’15’’ e finisco i 45’ sentendo che avrei potuto ancora continuare
o se avessi voluto anche accelerare. Questo si che è stato un buon allenamento!
La fiducia torna a salire, anche se i dubbi sono ancora molti.
Mercoledì, nel
piano un lento a 136 bpm. Oggi
invece sono meno fresco e ne esce un allenamento “senza infamia e senza lode”,
nel senso che ai battiti pianificati non tenevo un ritmo da buttare via ma
nemmeno brillante. In tutto sto via 1h15’, riscaldamento compreso .
Da qui a domenica, mi allenerò solo una volta, venerdì, in
cui farò un lento molto facile e anche breve.
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