Innanzi tutto volevo parlare un attimo della mia prossima
gara: la maratona di Roma. Fino a
solo un anno fa non mi ritenevo assolutamente preparato per una distanza così
lunga. Poi ho aumentato molto il chilometraggio abbassando i ritmi e piano
piano ho iniziato a pensare che potevo partecipare per fare un’esperienza.
Avevo lasciato la decisione all’ultimo momento e così quasi in scadenza il
giorno prima della Roma-Ostia ho consegnato il modulo d’iscrizione alla mia
società. Il giorno prima per evitare di avere dubbi la settimana di termine
delle iscrizioni in cui il post gara avrebbe potuto lasciarmi qualche postumo.
Da quando ho iniziato a pensare di partecipare come
esperienza a oggi poi le cose sono pure un po’ cambiate. Le tabelle di
equivalenza dei tempi delle gare su distanze diverse mi accrediterebbero un
tempo ben sotto le 3 ore, quindi ho iniziato a sentire una vocina dentro di me
che ogni tanto dice: “beh, farla in 3 ore vorrebbe dire comunque andare più
piano del tuo livello, perché non provare?”. La risposta è semplice: perché la
maratona NON è una mezza o un 10km, sono sforzi diversi, si utilizzano processi
energetici diversi, etc e quindi occorre una preparazione mooooolto più solida
di quella che ho oggi. Ecco perché!
Ma la vocina continua a rompere…e conoscendomi mi sa che
alla fine, se non sarà una giornata senza le condizioni per fare il tempo (es. calda
o umida o ventosa), partirò per provare a farla 1 secondo meno delle 3 ore.
Veniamo adesso agli ultimi allenamenti:
Lunedì riposo.
Martedì, in
programma un medio: decido di
testare il ritmo mara. Non è esattamente il lavoro che faccio di solito, ma va
ben lo stesso. Quindi parto alle 5 di mattina con l’obiettivo di fare 7 giri di
un anello di 2,15 km che utilizzo come percorso misurato a 4’15’’. I primi giri
mi sento bene e la frequenza cardiaca è pure relativamente bassa. Poi vado un
po’ in deriva e alla fine la corsa non è più proprio facile. Se non avessi
gareggiato solo 10 giorni fa, avrei detto che tenere quel ritmo per 3 ore è per
me impossibile. Ma la mezza può avere lasciato delle conseguenze sui miei
muscoli. Quindi vedrò nei prossimi giorni.
Mercoledì,
pianificato un lento, 136 bpm circa.
Ancora 5 di mattina, vado abbastanza bene, più o meno in linea con i tempi
della settimana prima della gara. La corsa mi viene facile fino alla fine.
Allenamento molto positivo. Alle 6.35 mi fermo un attimo, premo lo stop:
davanti a me sorge il sole in un cielo limpidissimo e senza nuvole, bellissimo.
Ciao, ho da poco visto il tuo blog, e diciamo che è molto interessante.
RispondiEliminaTi volevo chiedere una cosa, ma perchè i lenti con battiti così bassi?
Credo che avrai un 185 di FCMax, 136 mi sembrano bassini specialmente considerando le tue prestazioni in mezza e che riesci a tenere a 170 battiti
.
In bocca al lupo per Roma, anche io sarò la tempi più altini rispetto ai tuoi ma l'importante per me è finirla.
Fausto
Ciao Fausto, in effetti il blog c'è da poco....
EliminaI lenti con battiti bassi: è una cosa che sembra strana al 90% di runners! Credo che il fatto di dover fare i lenti 40-50'' meno il RG 10km sia ormai il luogo comune per eccellenza nell'atletica. Non c'è nessuna evidenza scientifica alla base. Per allenare bene le fibre lente, invece, bisogna andare piano. Ho 183 di Fcmax e i lenti li faccio tra 127 e 136 appunto. tra l'altro non faccio ripetute da quasi un anno, faccio i lenti così lenti, eppure sono migliorato di 4' in mezza. Strano? No non lo è!
Crepi il lupo per la mara e in bocca al lupo anche a te. Nella maratona credo che il tempo sia il secondo obiettivo, il primo è finirla per tutti!
Io ho 190 di Fmax, provengo da un grave problema di salute e sto riprendendo da poco, siccome adesso il mio obiettivo è solo finire le gare credo che proverò con il tuo stile e ti farò sapere.
RispondiEliminaGrazie di tutto e in bocca al lupo per oma e per il tuo blog, ame piace molto :-)
Fausto
vedrai che correndo così avrai delle belle soddisfazioni. In bocca al lupo a te per una pronta ripresa di salute e corse.
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