Prossimo obiettivo ovviamente
la mezza maratona Roma-Ostia d’inizio
Marzo. In mezzo
due gare “minori”, la aspettando la
mezza d’inizio Febbraio e un cross la settimana prima della mezza.
Dopo una settimana di scarico, ripasso ancora all’ormai
consolidato allenamento per i 21km. Al primo
allenamento “serio”, un 4000 + 6x400, il primo tratto mi viene a 15’30’’, cioè
media 3’52’’/km, da solo, di sera dopo cena e dopo una giornata di lavoro! E’
un picco di forma che rimarrà insuperabile per molto tempo!
Da quel giorno, infatti, inizio un declino, non improvviso e
drastico come nel periodo di overtraining, ma lento e leggero:
semplicemente non riesco più a raggiungere le stesse velocità di prima e anche
nei lenti fatico di più.
Il 3 Febbraio sono ai nastri di partenza della Aspettando la
mezza, 15 km negli stradoni larghi di
Tor Vergata, periferia est di Roma. Il percorso è quasi piatto, anche se tutto
in falsopiano, la giornata però freddissima, con forte vento di tramontana.
Voglio testare il ritmo della Roma-Ostia per cui non spingo proprio a tutta,
anche se in realtà alla fine non è che ne avessi molto di più.
Tempo finale 1h01’, 4’05’’di media al km, che per la mezza andrebbe
benissimo.
Altre tre settimane di allenamento col solito metodo. A 10
giorni dalla mezza eseguo la sessione di ripetute 4x3000 rec 1000 abbastanza allegri,
che nelle precedenti due mezze mi aveva segnalato bene il tempo che potevo
tenere. Risultato, 15 km a 4’11’’ di media, leggermente deludente!
Il 24 Febbraio altra gara “Trofeo Interbancario”,
cross di 6,5 km. Nel fango il tempo stavolta non conta: arrivo 15° assoluto (ma
eravamo “solo” un’ottantina di partecipanti) e prendo anche il premio di categoria,
3° mm40! E’ il primo premio dell’avventura podistica: il bambino che è in me
gioisce!
Finalmente ci siamo, 3 Marzo, seconda Roma-Ostia. L’anno prima,
debutto in mezza, era stato un 1h33’. Il PB da battere, 1h28’ di Novembre a Fiumicino.
Stavolta parto in prima onda, terza griglia. La giornata è
buona per correre, non ho un’idea chiara del ritmo che potrò tenere: 4’05’’
della gara d’inizio mese o 4’11’’ del test 4x3000? Nel dubbio, decido di
seguire come sempre il cardio. Imposterò la frequenza che so di poter tenere in
mezza, intorno ai 167 bpm. In realtà poco prima della partenza, quando già
siamo belli pigiati, vedo i palloncini dell’ora e 24 (cioè i 4’/km) e mi balena
in testa il pensiero di seguirli. Per fortuna, mi scappano via subito perché
loro non hanno traffico ed io si.
Dopo il primo km metto il pilota automatico (167 bpm) e
scopro che a quella frequenza volo! E non faccio nemmeno troppa fatica, tranne
che negli ultimi 4-5 km.
Tempo finale 1h26’05’’, 4’05’ al km (qualche
decimo meno)!!! Ancora un personale e non di poco. 692° assoluto su quasi
10.000 partecipanti, 93° percentile. Tutti numeri in miglioramento.
Vero che nel nostro mondo podistico si vive più di sensazioni che di numeri.. Ma quando i numeri sono questi val la pena enumerarli!!
RispondiEliminaE' vero che generalmente i numeri sono "freddi", ma i tuoi in questo primo scorcio di 2013 scaldano cuore e animo... Complimenti ancora, Jonathan!
RispondiEliminaLa corsa è matematica, lo sapete no? ;-)
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