Ritorno alle gare dopo quasi otto mesi,
subito un breve resoconto, poi qualche considerazione.
Si tratta di un cross di 10 km a Berlino, gara
a squadre tra circoli sportivi di una quindicina di nazioni. Si corre in un
parco, una bretella per partire e arrivare al traguardo e tre giri di un
circuito molto tecnico.
È quasi un trail, ci sono scale in discesa (non
scherzo!), un sentiero tipo montagna con sassi su cui salire e scendere, tutti
i tipi di fondo (erba, ghiaia, terra, asfalto, sanpietrini, etc.), una
collinetta da salire e scendere (tre volte) dritto per dritto da spaccare le
gambe.
E soprattutto un caldo porco! Alle 10.30 già più di 30°, gli inglesi e i
tedeschi si spalmano copiosamente la faccia di crema solare, manco stessero
scendendo a prendere l’ombrellone a Rimini, si suda a stare fermi.
Quindi è
giornata da gente di esperienza, mica si può partire forte, sennò si scoppia
signora! La mia squadra (l’Italia!) quest’anno è fortissima, sono venuti tutti
i pezzi da novanta, tra cui pure Cesaretto e Er Principe, di cui parlai qui.
Mi renderò conto (dopo) che loro sono in
formissima, addirittura migliorati dall’anno scorso, mentre io sto rientrando,
insomma pessimi riferimenti. Un po’ lo so, quindi in partenza non li seguo,
però mi piacerebbe tenerli a vista.
Cerco di partire su un ipotetico ritmo mezza
(come impegno), senza guardare mai il ritmo sul garmin (non conta niente in
queste condizioni), senza dare tutto ma percorso e caldo sono terrificanti.
Mi
attesto tra la decima e la ventesima posizione su 120 partecipanti e da lontano
controllo i miei riferimenti. Già al secondo giro, quindi ancora a metà mi
accorgo che non vado facile e….ho sete! Io non bevo mai, nemmeno nei lunghi da
30-35 km, men che mai in gara, anche nelle mezze. Stavolta prendo già il primo
rifornimento dopo due km e appena finito di bere…ho già sete!
Mi rifornirò (quasi
strozzandomi, perché non sono nemmeno capace di bere correndo) altre due volte
con sempre la sensazione di sete subito dopo. Si passa pure vicino un ruscello
con una cascatina e bambini a bagno, una tortura.
Verso l’ottavo km vengo raggiunto da un
olandese (che l’anno scorso mi aveva preceduto di una ventina di secondi) e un
francese. Non ho la forza, la capacità di soffrire a livello mentale, per
seguirli. Supero un atleta in grossa difficoltà e sono al traguardo in 42 minuti.
Appena fermo la sensazione è quella di prendere fuoco, cerco un estintore,
individuo una bottiglia d’acqua da due litri e me la verso in testa. Sono salvo,
l’incendio è spento!
La sera, alla cena delle premiazioni, il
risultato: primi! Abbiamo vinto! Come ai mondiali 2006 (finale a Berlino), già
sento i caroselli per strada (si è il caldo) e immagino di scendere dall’aereo
con la coppa. Seconda la Spagna terza la Francia.
Considerazioni:
Il tempo non dice nulla, 42’ sui 10 km, li
faccio in allenamento a FM2 in modo perfettamente aerobico. La posizione (16°)
è un po’ peggio rispetto all’anno scorso a Parigi (12°) ma c’era gente più
forte.
Il distacco dai miei riferimenti dovrebbe essere più indicativo: in
effetti sembrerei peggiorato, perché mi hanno dato 2-3 minuti, mi aspettavo
sinceramente meno. Ma anche qui avrei delle attenuanti: 1) loro sono migliorati
e io sto rientrando; 2) loro stanno gareggiando e quindi hanno la gamba “sveglia”;
3) credo di soffrire il caldo in modo
particolare e questa volta non avevo nemmeno fatto qualche allenamento al sole
per ambientarmi, sempre corso la mattina col fresco.
Insomma, non posso dire niente di certo sul
mio stato di forma. Sicuramente non ho recuperato ancora tutto quanto perso nei
quattro mesi di fermo, ma non credo di essere troppo lontano (smettessi di
fumare, magari ci sarei).
Invece posso dire con certezza che mi sono
divertito un sacco per tre giorni, in una bella città, insieme a persone che
amano il mio sport, in cui si è parlato tanto di atletica, scherzato, mangiato
e bevuto (non mi riferisco all’acqua, eh) a volontà. E bevuto a volontà non
rende per niente bene l’idea.
Ora una settimana di scarico, poi dovrei
andare in vacanza in montagna.
Credo che continuerò a correre, anche senza
obiettivi. Anzi l’obiettivo ce l’ho: migliorare, sempre.
Risultato eccellente, considerando le difficoltà che presentava il tracciato, il periodo di fermo ed il "nuovo esordio"! Complimenti Jonathan, io i caroselli in tuo onore li sto facendo con tanto di bandiera al vento e clacson suonato ritmicamente!
RispondiEliminaJo, invece hai fatto un garone! Affrontare un percorso così muscolare e al caldo solo con la costruzione aerobica alle spalle è già di per sè un gran risultato, in più sei stato fermo e hai i polmoni pieni di catrame (i tuoi efficientissimi muscoli non possono nulla contro il 20% degli alveoli intasati). Butta quelle sigarette e Cesaretto l'hai già ripreso..
RispondiEliminaSiamo tutti in attesa di mirabolanti post flash back di questi ultimi mesi..
Buon allenamento!
Zecca
Grande Jo!! Un rientro col botto! Come quello ceh dovrebbero fare le sigarette so che è difficile ci sono passato ma tu hai volonta da vendere e per smettere serve solo quella!!!!
RispondiEliminaniente male un 42' con quelle condizioni
RispondiEliminacomplimenti