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martedì 10 maggio 2016

Bilancio



La stagione agonistica 2015-2016 per quanto mi riguarda è finita con la maratona di Roma. È quindi tempo di bilanci.

Dovrei parlare di numeri, allora, dei personali migliorati su tutte le distanze, di tutti gli obiettivi raggiunti. Esattamente come avevo “sognato” nel post che più mi ha portato sfortuna, non a caso era stato pubblicato alle 17.17! 

Erano gli obiettivi per il 2015 però, cioè di un anno prima. Nel post scrivevo “va da sé che basterà un battere d’ali di una farfalla per far saltare tutti i piani”. Ecco diciamo che è stato qualcosa di più di una batter d’ali, e all’improvviso la vita è tornata dura, difficile. 

“E all'apparir del Vero, tu misera cadesti”.

No, non è morto nessuno, per fortuna, si sono solo sfracellate sulla realtà le mie illusioni. 

Cosa resta? Tanto. Soprattutto restano tre bambini che tutto questo non possono e non devono capirlo. Resta la loro di speranza, che deve vivere, finché un giorno anche lei, misera, cadrà, in un ciclo che sempre si ripete, uguale, per tutti noi.

E allora il bilancio di questa stagione è un’immagine che mi dà forza, è quel momento della maratona quando in difficoltà e in salita ho deciso che io non avevo paura e che quegli ultimi 12 km li avrei distrutti.

Sono al 30° km della mia vita e ora so che è proprio quando la Speranza cade che si può rinascere ancora.

1 commento:

  1. Immenso Jonathan... e non solo come Atleta!
    Tutte le grandissime soddisfazioni che hai raccolto quest'anno sono il frutto di bravura, forza, determinazione, coraggio ed umiltà da Atleta di primissimo ordine. E se non ci si mette un nuovo batter d'ali, la prossima stagione agonistica ti regalerà nuove, enormi soddisfazioni!
    Complimenti!

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