Aprile 2011. Sono già 7 mesi che ho
ripreso gli allenamenti, secondo lo schema che ho raccontato qui.
Convinto da un collega, mi sono iscritto a una società di atletica e sono
pronto per la mia prima gara.
Per completare il quadro, riporto gli allenamenti
delle tre settimane precedenti la gara:
29/03 2x3000 rec 4’ + 1000. I 3000 a 4’45’’/km e 4’30’’/km
di media rispettivamente. Il 1000 a 4’34’’.
01/04 Tempo-run, 8km a 4’34’’
03/04 Lento lungo, 16 km a 5’30’’ bpm medi 155!
05/04 20x200 recupero da fermo i 200 sui 46’’
08/04 Medio 10km 5’05’’ a 160 bpm
10/04 Lento lungo, 16 km a 5’25’’
12/04 6x1000 rec 3’ fermo a 4’30’’ di media
14/04 5 km lenti
Per la prima gara ho scelto l’Appia Run, 12,7 km tra l’Appia
Antica, il parco della Caffarella e le Terme di Caracalla, con arrivo dentro lo
stadio. L’ho scelta sostanzialmente per il percorso, unico per storia e
bellezza, ma anche duro, perché pieno di salite e discese anche molto dure oltre
che per i primi caldi primaverili.
In base agli allenamenti che ho riportato, mi pongo l’obiettivo
di finire entro l’ora, ovvero 4’43’’ di media al km. Soprattutto il tempo run
di 8km fatti a 4’34’’ mi dicono che posso farcela. Poi, ovviamente mai
contento, mi pongo anche un secondo obiettivo, più sfidante. Passare ai 10 km
in meno di 45’, cioè 4’30’’/km.
Mattina della gara, emozionato più di quanto dovrebbe essere
un adulto nei confronti di un gioco, vado in scooter alle terme di caracalla e
ritiro il mio primo pettorale. Riscaldamento al biscotto (è un pezzo di verde
di fianco i vialoni di Caracalla in cui ogni giorno si allenano molti podisti
romani). Non ho idea di come sia la procedura di partenza. Avevo pensato di
riscaldarmi bene fin quasi al via, così quando vado presso la zona di partenza
c’è già un muro di runners davanti a me (più o meno all’Appia run partecipano
in 3000).
Ci siamo, azzero il gps, 5-4-3-2-1-via. Ho tanta gente più
lenta di me da superare, i primi 200mt sono sopra i 5’/km, poi trovo un po’ di
spazio e accelero (un po’ troppo). Primo km 4’24’’. Il secondo km si passa
Porta San Sebastiano e si va in discesa, 4’14’’. Guardo i battiti, sono
altissimi, intorno ai 175! Boh. Non mi rendo più nemmeno conto di dove sto
correndo, non riconosco subito i luoghi che mi scorrono accanto.
Al 5° km c’è
la salitona di Cecilia Metella, in cui perdo qualcosa, ma il passaggio al 5° è
22’33’’ perfettamente in linea con l’obiettivo dei 10km in 45’. Si entra nella
Caffarella, con un discesona molto tecnica in cui si rischia di cadere. Non
cado e vedo davanti al cartello del 7° km, ancoraaa!!! Sono già un po’ stanco.
Tengo duro ma arrivo al 9° km leggermente in ritardo in 40’41’’.
Mi basterebbe
però un 4’20’’, ma inizia la salita che riporta a Porta San Sebastiano. Sto
facendo molta fatica, però ci provo lo stesso. Arrivo in cima alla salita e mi
accorgo che il percorso gira a sinistra e ci sono altri 400 mt di salita!!! Qui
mollo di testa, sono da un po’ a 180 battiti (ho 183 di FCmax!) e rallento.
Passo i 10km in 45’40’’!
Mancano ancora 2,7 km, molti di cui in salita! Il
ritmo non è più quello iniziale, ormai sono più vicino ai 5’ che ai 4’30’’.
Arrivo esausto alla discesa finale, in cui sento lo speaker che dice che siamo
ancora sotto l’ora. Accelerata finale, entro nello stadio e sono sotto il
traguardo.
Tempo finale 58’27’’.
Un
obiettivo raggiunto, uno no, ma sono contentissimo lo stesso. Bellissima l’Appia
Run, la rifarò anche nel 2012 e 2013 e spero anche quest’anno. E’ una gara
talmente insidiosa, che l’edizione 2012 sarà una delle mie peggiori gare in
termini di conduzione. Riuscirò a domarla solo nel 2013.
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