Oggi ho voglia di descrivere più dettagliatamente il primo
allenamento di questa settimana.
Martedì, in programma un 5x1000,
con recupero 1’30’’ di corsa molto lenta. Era stato il primo lavoro dellapreparazione specifica poco più di un mese fa. L’avevo chiuso in una
media sui mille di 3’37’8, di cui ero stato molto soddisfatto.
Stavolta punto ai 3’35’’, perché sento di essere in
miglioramento.
Sveglia, as usual, alle 5.00, in strada alle 5.15. 15
minuti di riscaldamento (corsa molto lenta). 15’ di corsa in bassa fascia
aerobica. 5 allunghi di 100mt con velocità crescenti, a sensazione, senza
contrarmi.
Eccomi in pista. Beh no, non è proprio una pista. È un
palazzo. Si, giro intorno a un palazzo. A quest’ora, quando è inverno, è buio,
ho bisogno di lampioni. È la mia personalissima pista
di atletica, peraltro non standard, perché misura esattamente 600 mt
(forse 601, dipende pure da come sono parcheggiate le macchine!), ma quasi
completamente pianeggiante. Due rettilinei di 250 mt circa e due curve
leggermente troppo strette di 50mt. Riferimenti ogni 100mt: strisce pedonali (linea
di partenza e di arrivo), secchi della monezza, inizio marciapiede, tombino,
ingresso garage, e di nuovo strisce pedonali.
Sono sulle strisce, dito sul gps. Davanti a me il primo
rettilineo, un gatto attraversa pigramente la strada, mi guarda con sufficienza
(..zo vuoi?), gli uccelli cinguettano. Nessun essere umano in circolazione, per
il momento.
Via! Primo mille. Passaggio ai
200 in 41’’, troppo forte, come al solito. Mantengo il vantaggio ai riferimenti
successivi, agli 800 inizio a soffrire. Primo mille in 3’33’’, wow!
Recupero, 1’30’’ in cui il fiatone passa appena in tempo,
sono già di nuovo sulle strisce, via, secondo mille. Parto ancora troppo forte
(buon segno), chiudo soffrendo in 3’32 alto! Secondo wow!
Passa qualche macchina ogni tanto, ma non mi disturba.
Qualcuno inizia a uscire di casa, guardandomi sorpreso (mbè, siamo in pista, e
allora?)
1’30’’, volato. Terzo mille, ora cerco di partire più
tranquillo, sennò non li finisco. Ai primi riferimenti sono giusto, poi perdo
qualcosa, accelero nel finale ma non abbastanza. 3’38’’. Le prossime due mi
devo impegnare di più.
Quarto mille: ora sono stanco. Parto giusto, perdo
ancora, accelero prima ma finisco al limite con un lievissimo senso di nausea
(preoccupante).3’36’’5.
Ok, ne manca solo una. Psicologicamente è un grosso
aiuto, posso dare tutto senza rischiare di scoppiare. Via, parto bene, di poco
in vantaggio sui primi riferimenti, vado al limite negli ultimi 400mt. 3’33’’,
terzo wow! Ma nausea fortissima, stavolta, che
dura pure qualche secondo.
Media finale 3’34’’8,
perfetta, e 3’’ meglio di un mese fa.
Grandissimo (per me) allenamento. Non so se la nausea è
stata dovuta ai fiumi di lattato prodotto oppure allo stomaco vuoto al mattino
(più probabile).
Finisco con mezzora di defaticamento a ritmo aerobico
basso. 15 km in tutto.
Poco prima delle sette sono a casa, soddisfatto e con l’acquolina
alla bocca per la meritata colazione.
Semplicemente... wooow!
RispondiEliminaComplimenti davvero, Jonathan! Molto bello anche il racconto... ;-)
beato te che riesci a fare sti lavori anche di mattina
RispondiEliminagrazie. In effetti non avevo mai fatto prima di mattino presto lavori così impegnativi. Per il momento non mi sto trovando male. Forse, l'unico fastidio è la leggera nausea per lo stomaco vuoto, ma non è detto nemmeno sia dovuto a quello,
RispondiElimina