lunedì 23 giugno 2014

Notturna di San Giovanni - Firenze



Partiamo subito col resoconto, i commenti dopo:

si va con la mia macchina, in cinque, tutti buoni atleti di mezza età, partenza subito dopo pranzo. Il viaggio passa in fretta, si ride e si scherza, si parla di running, meglio di così si muore! 

A Firenze ritiriamo i pettorali, passeggiata in centro, fa molto caldo ed è anche umido. Ci cambiamo su una panchina, borse in macchina e via verso il Duomo. Non abbiamo il pettorale basso per motivi “organizzativi” quindi dobbiamo cercare di non restare indietro in partenza. 

Durante il riscaldamento ci perdiamo, uno a fare la pipì, uno gli allunghi, uno che incontra un amico, insomma mancano 20 minuti e mi ritrovo solo. Ho notato che la partenza è verso una strada piuttosto stretta e quindi penso bene di schierarmi subito in partenza per evitare il caos iniziale. Sono quasi tra i primi, i 20 minuti non passano mai…

Come avevo già detto, sono in un periodo di ottima forma, l’obiettivo della gara però non è il tempo, causa caldo, ma la posizione. Soprattutto nei confronti dei miei compagni, che conosco bene e che sono un ottimo riferimento. In particolare due, Cesaretto e er Principe, che per dare un’idea, in occasione del mio personale, mi avevano staccato rispettivamente di 2’30’’ e 1’30’’. 

Ecco, l’obiettivo è ridurre il più possibile questo distacco. L’idea che ho in testa è di arrivare vedendo da lontano er Principe, quindi non più di 20-30 secondi dopo di lui. Poi in testa c’è anche l’idea irrazionale, quella cioè di avvicinarmi, se non battere, il personale, ma è sotto controllo, confinata in un angolino…

Finalmente si parte, primi 300 mt nella bolgia: spintoni da tutte le parti e meno male che stavo davanti, pensa cosa ci poteva essere dietro!

Mi libero dalla calca e prendo il mio passo, primo km in 3’50’’. Va bene così. Secondo km più veloce, 3’42’’, ma c’era una discesina. Arriva da dietro Cesaretto, scambiamo due parole, poi lui va via, ha un altro passo. 

Continuo per la mia strada, siamo andati oltrarno, è diventato buio, per cui ho completamente perso l’orientamento. Seguo quelli davanti cercando di dosare lo sforzo. Il caldo si sente molto, ho già sete e sudo molto. I tempi sembrano alti, ma non mi fido del gps perché si corre tra i palazzi. E poi non mi ha ancora passato er Principe… 

Passaggio al 5°, 19’25’’. L’idea del tempone è cancellata, ma non mi abbatto, lo sapevo che non c’erano le condizioni. Al 6° finalmente spunta da dietro er Principe che mi guarda stupito e mi fa “ammazza, non pensavo che eri tu!”Lo prendo come un complimento!


Mi passa e mi stacca di una decina di metri. Sono soddisfatto però, perché, se non crollo, in 4 km dovrei tenerlo alla distanza che avevo sperato. 

E invece succede una cosa strana. Er Principe rimane lì, lo tengo a dieci metri senza aver volutamente accelerato. Dopo un km addirittura mi rifaccio sotto e corriamo affiancati fino all’ottavo. Non ci posso credere: sto correndo con il Principe! Peraltro, lui ha pure più fiatone di me, che, pur soffrendo, corro in modo più aerobico. 

Dopo l’ottavo km poi incredibilmente e senza accelerare inizio a staccarlo. In più stiamo anche superando qualcuno di quelli davanti, quindi vuol dire che andiamo bene, tutti e due. 

Passiamo su Ponte Vecchio, sono all’ultimo km, ormai nella mia testa la gara è andata bene, però provo lo stesso a tirare, ma ne ho poco. 

Quando già vedo il gonfiabile, a 400 mt dal traguardo, rispunta il Principe! E me pareva! Mi dà una sverniciata che quasi sento il vento, provo a cambiare ritmo, ma non succede niente! Sono di nuovo in piazza Duomo, finalmente l’arrivo!  

Tempo finale 39’ netti. Su 10,1 km, significa 3'52''/km.
72°assoluto e premio, un bel borsone sportivo asics. Nella gara del mio circolo, chiudo 3° assoluto, a 1’10’’ da Cesaretto e 8’’ dar Principe, molto meglio dell’obiettivo iniziale. Con anche una coppa da portare ai bambini.

Per il tempo, lo sapevo, bisogna aspettare con pazienza almeno Novembre.
Ci si ritrova tutti alla macchina, doccia in strada, pizzata e via di nuovo verso casa. A nanna alle quattro e mezza di notte, poco prima dell’ora a cui di solito mi alleno! Un’altra bellissima giornata di sport.
 

3 commenti:

  1. Caro Principe, hai le ore contate... e dopo tocca a te, Cesaretto!
    Grande, grandissimo Jonathan, complimenti!

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  2. Complimenti Jo! Anche per il modo avvincente con cui ci fai partecipi della tua corsa.

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