Ancora una settimana all’insegna della stanchezza. Purtroppo
sto diventando ripetitivo, ma questa è la realtà. Il periodo intenso di gare
(per me, altri corrono tutte le domeniche apparentemente senza problemi) mi ha
lasciato quasi senza forze, quindi devo continuamente riadattare gli
allenamenti alle condizioni del giorno.
Ecco quello che ho fatto questa settimana:
Lunedì, riposo.
Martedì, corsa lenta. Dopo la gara di domenica scorsa, che
avrei dovuto (ma non ho...) correre come allenamento, le gambe, pur non avendo risentito di
dolori particolari, non ne volevano sapere proprio di staccarsi da terra. Sono
stato fuori poco più di un’ora a 6’/km.
Mercoledì, corsa media. Inizialmente avevo in programma di
ripetere il fartlek (non riuscito) della scorsa settimana. L’allenamento del martedì mi aveva convinto di non essere in condizione. Volevo comunque fare
qualcosa di veloce, anche se minimale. Ero in dubbio tra un 4x500 RG 10km o
degli allunghi più un’ora medio molto leggero.
Scelgo la seconda ipotesi, per
cui vado con 10 allunghi di 100mt in 20’’ intervallati da 100mt di
corsetta. All’inizio faticavo pure ad arrivare ai 20’’…Poi parto per il medio,
pensavo qualcosa tra 145 e 150 bpm. Inizio bene, ma dopo una mezzora è la testa
a essere stanca, non sopporto nemmeno il ritmo non esagerato che sto tenendo.
Avrei potuto sforzarmi, ma come saggiamente ho già fatto di recente, decido di
ascoltare le sensazioni negative ed esco dall’allenamento, finendo con una
corsa molto lenta.
Giovedì riposo. Per cercare di ricaricare le batterie,
questa settimana rinuncio anche a un’uscita.
Venerdì, corsa lenta. Speravo di stare meglio, invece anche
oggi mi sento stanco. Poco più di mezzora tra 125 e 130 bpm.
Domenica c’è l’Appia Run. Quarta partecipazione in tre anni!
Infatti è stata la mia gara d’esordio (link) proprio tre anni fa e comincio il
quarto anno di gare allo stesso modo di tutti gli anni precedenti.
Come ho già scritto, si tratta di una gara bella per i posti
che attraversa (Appia antica, Caffarella, Terme di Caracalla) ma molto
impegnativa per due motivi:
- Salite e discese in continuazione. Le salite sono anche impegnative (vedi Cecilia Metella) e le discese pericolose (vedi tratto iniziale della Caffarella, discesa ripida su strada bianca);
- Caldo. E’ di solito la prima gara veramente primaverile, anche se quest’anno ancora non è eccessivamente caldo, ma manca ancora qualche giorno.
E’ lunga 12,7 km, ma non sono mai riuscito a tenere un ritmo
più veloce di quello della Roma-Ostia (8,4 km in più)!
Obiettivo: correrla bene (cioè gestendola come si deve,
senza scoppiare nelle ultime salite) nel minor tempo possibile, ma almeno sotto
quello dello scorso anno (51’30’’).
Riposati e riparti!!!!
RispondiEliminaIn bocca al lupo per l'Appia Run... vedrai che domenica, come per incanto, svaniranno dubbi e stanchezza!
RispondiEliminacrepi il lupo. Sicuro, in gara si dimentica tutto.
RispondiElimina