La maratona non è la mia gara preferita, gli ultimi dodici
chilometri sono troppo difficili. Troppa sofferenza. Già meglio la mezza, in
cui si soffre gli ultimi cinque. Ancora meglio i 10km, solo tre chilometri
duri. Più corte non ne faccio, perché ce ne sono poche su strada e in pista
sono troppo corte.
Ecco, se devo scegliere, preferisco gare da 10km. Meno di 40
minuti e a casa.
Per questo non ho mai preparato una maratona seriamente,
cosa che richiederebbe dedicarsi solo a quello per almeno tre mesi, senza
correre, a tutta, altre gare.
D’altra parte, come potrebbe un runner allenato di Roma, non
correre la maratona
di Roma? E per di più uno che abita a un chilometro dalla linea di
partenza. Lui che la settimana prima, correndo per via dei Fori, vede montare
il palco e l’arco di arrivo. Lui che il giorno prima vede arrivare nel
quartiere, da tutto il mondo, gli altri maratoneti, con le loro scarpette
colorate e un sogno negli occhi, che solo lui sa riconoscere.