lunedì 12 settembre 2016

L'estate sta finendo...un anno se ne va



La vita va avanti ma senza sapere dove e la corsa segue a ruota. Niente di nuovo, quindi, in attesa che qualcosa succeda.

L’estate è passata in fretta, tutta di costruzione, medi e lenti ma pochi lunghi per questioni logistiche, soprattutto. In vacanza è stato più difficile avere costanza, però non mi posso lamentare, la forma è buona. Migliore del passato? Forse si, forse no, lo saprò solo in inverno.

Non avendo ancora scelto gli obiettivi autunnali e invernali, pianifico solo a breve termine. Due gare, in particolare: venerdì scorso una 7 km in Toscana per il campionato sociale e sabato prossimo la staffetta 12x1h a Caracalla, che ho intenzione di correre come un medio “spinto”.

Il passato prima: come ogni anno, arriva il momento della sfida “nazionale” del circolo sportivo del lavoro (qui e qui le scorse puntate). Quest’anno, parto con i favori del pronostico, perché Er Principe non partecipa, Cesaretto rientra da un infortunio e l’outsider di Viterbo è infortunato.

Solito viaggio spassosissimo in comitiva, complicato da un problema a una delle macchine del gruppo, ma arriviamo in albergo ancora in orario. Ci cambiamo e ci dirigiamo verso il paesello Loro Ciuffenna, dove si svolge la garetta all’interno della quale si disputa il “Nazionale”.

Appena uscito dall’auto, mi rendo conto che….non ho il fido gps né tantomeno la fascia cardio! Fortissima sensazione di essere nudo. 

Camminando con le mani incrociate davanti le pubenda, realizzo che tornare in albergo non è fattibile e che quindi per la prima volta correrò….nudo!
Come potrò mai regolarmi in partenza? Come capirò se accelerare o stare buono? Semplice, ascolterò le sensazioni, ormai dovrei esserne capace!

Vabbè ormai è fatta, ritiro il pettorale e subito riconosco Pippo del runningforum. Quattro chiacchiere e ci scaldiamo insieme direttamente sul percorso: dopo una bretella iniziale tutta salita e discesa, ci saranno da percorrere quattro giri con poca pianura e soprattutto una discesa e una salita piuttosto ripide, tra l’altro con scarsa segnalazione e ancora minore illuminazione.

Eccoci allo start, cioè insomma nella zona partenza, ma non si capisce nemmeno il verso! Lo dobbiamo chiedere allo speaker, perché non lo sapeva nessuno.

Strategia: senza ausili tecnici, l’unica è regolarmi sugli altri e sulle sensazioni. Partirò controllando il Marchese, che generalmente parte anche troppo forte. Poi senza forzare cercherò di passarlo. Semplice.

Pronti via, siamo in salita vicini ai primi, discesa e inizia il primo giro. Tengo a tiro il Marchese, il ritmo è alto, quindi cerco di tenermi. Però, come preventivato, senza forzare raggiungo e supero il Marchese, forse anche troppo presto, così sono primo nella gara dentro la gara. Nella discesona le gambe girano a mille, sarò sotto i 3’/km, ma poi c’è la salita a compensare. 

Si ripassa sul traguardo già sgranati con lo speaker che già può chiamarci per nome. Fa caldo, prendo l’acqua ma solo per bagnarmi. Secondo e terzo giro mi alterno con un altro atleta che poi mi stacca ma non di molto e infatti sul finale lo riprendo. Iniziano anche a superarmi però e questa cosa mi preoccupa, perché ancora temo possano sbucare da dietro o il Marchese o Cesaretto. 

Ma non succederà. Ultima volta discesa e salita, doppio, incitandoli, dei compagni di squadra, che a loro volta mi incitano.

E sono già sul rettilineo d’arrivo, mi giro, dietro di me il vuoto. Avrei un paio di atleti a tiro ma oggi la volata non serve. Tiro i remi in barca e mi godo il traguardo, con la prima vittoria nella mia fulgida carriera (capirai! Ndj).

Solo il giorno dopo scoprirò di essere arrivato sedicesimo in 26’39’’, che significa 3’48’’/km, buona considerati percorso, caldo e momento della stagione. Premio di categoria, salame! I figli, che ne sono ghiotti, ringraziano!
Gentilissimo e graditissimo cadeaux da Pippo (vino) e premio di società. Quasi quasi correrei solo per questo!

Poi abbuffata al ristorante con la squadra a base di Chianti e tagliata e anche questa è andata.

1 commento:

  1. Che grande che sei, Jonathan!
    ECCEZIONALE!
    Complimenti, tanti, tantissimi complimenti.

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