lunedì 15 febbraio 2016

Cross Interbancario 2016



Ieri ero di nuovo in scena per un cross interbancario ma aperto, su invito, anche a non bancari.

Alle 8.30 esco di casa con un bel sole, ma nei pochi km che mi separano dal percorso gara…inizia a piovere! E che pioggia! Un diluvio.

Vabbè. Alle 9.30 sono pronto con un amico per il riscaldamento. Pioggia, vento, fango, dopo 2 minuti siamo già completamente zuppi, ma alla fine è pure divertente.

Ore 10.00 pronti al via. Stavolta non ho tempi da battere, sia perché il percorso non è misurato, sia perché si tratta di cross, nell’erba e nel fango e pieno di punti in cui bisogna fermarsi e ripartire. Però ho tanti amici di cui conosco il valore e le recenti prestazioni che mi possono dare un riferimento.

L’obiettivo sarebbe di andare tranquillo in progressione, ma non andrà così…

Partenza sul prato, prima curva pericolosa nel fango, poi salitella, guardo il gps: 3’35’’/km, ok troppo. 

Rallento un po’. Però davanti ho 12-13 atleti, dalle precedenti esperienze  non me ne aspettavo così tanti. Boh, mi dico “saranno sprovveduti partiti troppo forte, li prendo dopo” (si, come no. Dopo saprò che la partecipazione è stata maggiore rispetto alle volte precedenti, cause scarsità di alternative in questa domenica, quindi la mia posizione era corretta). 

I primi tre se ne vanno, ma dal quarto in poi li vedo tutti vicini, anche se in fila indiana e sgranati. Nel frattempo ho affiancato lo sconosciuto vincitore del nazionale di Viterbo. Dovrei stare con lui, visto che è più forte, però mi sento di poter andare di più e lo passo. 

Finisco il primo giro, lo speaker dice “6’40’’”, dobbiamo fare 3 giri, nel giro di qualche minuto realizzo che non possono essere 7 km, ma poco più di 5.

Allora taro l’andatura su un 5000, quindi accelero leggermente

Ma è stato un errore: 1) perché non avevo calcolato che lo start non era sulla linea di arrivo ma 300 mt più avanti (e quindi 2° e 3° giro saranno più lunghi, il totale quasi 6 km); 2) perché l’andatura che stavo tenendo era già quella di un 5000 (ma nel fango)!

Insomma le cose non cambiano fino ai 1000 finali, quando io ho già dato quello che dovevo dare e quindi lo sconosciuto mi supera di nuovo e perdo una posizione. Ho però ben dietro “Er marchese”, l’altro mio riferimento odierno. 

Sul rettilineo finale sto per raggiungere un altro scoppiato come me ma per poco non ce la faccio. 

14° di 137, ma soprattutto 3° assoluto tra i bancari. Anzi sarei stato 2° assoluto (perché in realtà lo sconosciuto è un “infiltrato”, marito di una bancaria ;-) ). 

Insomma soddisfatto il giusto della prestazione ma soprattutto felice per un’altra domenica mattina divertente.

2 commenti:

  1. Altra prestazione fantastica, Jonathan, una perla nel fango!
    Complimenti, grandissimo!!!

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  2. Complimentissimi!!! Questa prestazione conferma la bontà del tuo metodo di allenamento!!!

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