mercoledì 16 novembre 2016

La transizione si specifica



I più accorti di voi avranno già notato la mancanza di aggiornamenti sul blog nell’ultimo periodo. Ebbene è proprio così, confermo. Non vi faccio perdere tempo con inutili scuse e vado subito a riprendere da dove avevo interrotto.

Dunque, si, dicevo che l’estate era passata in fretta e che stavo per correre la staffetta 12x1h a Caracalla come medio “spinto”. In realtà poi le cose sono andate in modo leggermente diverso, nel senso che la squadra aveva bisogno di qualcosa di più di un medio spinto, c’era un gran tifo e quindi sono partito non al massimo ma dopo ho tirato. Risultato 38 giri e qualche decina di metri, terzi assoluti! Tutto molto divertente.

Nelle settimane successive ho ripreso la costruzione in modalità transizione, con uno dei due medi sostituito da un fartlek 200+200. 

Ho un avversario in questo periodo: il lavoro. Lo so che vi è già partito il pensiero “prima dice che non cerca inutile scuse e poi invece…”. È che siete negativi, lasciatevelo dire. Avevo degli impegni con delle scadenze a novembre, quindi non potevo permettermi di programmare l’inizio della nuova stagione agonistica. Allora ho navigato a vista, pianificando di allenamenti di settimana in settimana. 

Ora che finalmente il lavoro diventa meno intenso, posso dire che gli allenamenti non ne hanno risentito troppo: qualche sessione è saltata, qualche lungo è stato accorciato, ma il grosso è stato fatto. Anzi, sono usciti fuori anche alcuni dei miei allenamenti migliori di sempre, per esempio qualche 200+200 in 41’’-56’’ e un medio di 40’ in cui ho percorso più di 10km, che significa un 10km in allenamento da solo senza scaricare in 39’45’’.

Se penso a quanto avevo faticato la prima volta sotto i40’ in gara a Fiumicino a fine 2012 e che adesso lo stesso risultato lo ottengo in modo quasi completamente aerobico e quasi senza faticare, mi verrebbe da dire che gareggiare al massimo è inutile, se si pensa di continuare a correre e quindi migliorare. In realtà non lo penso, perché gareggiare al limite serve almeno a imparare a gareggiare che insieme alla preparazione serve per raggiungere i propri limiti.

Futuro: sono in condizioni di iniziare a programmare adesso. Una maratona? Non ne ho voglia, troppo lunga. Allora come tutti gli anni, inizio col mezzofondo. Gare di lunghezza massima 21km. Inizierò con qualcosa di preparatorio a fine mese, poi forze la We Run Rome a fine dicembre, nel mezzo vedremo. 

E quindi come mi alleno? Passo alla specifica, che domanda? Anzi a dire il vero ho iniziato venerdì scorso con un bel 5x1000 sul nuovo teatro delle mie imprese mattutine e ora più spesso serali che si chiama “biscotto”, anello conosciuto da tutti i runner romani di fronte lo stadio di Caracalla. 

Non è esattamente un percorso ideale perché subito dopo i 400 propone una bella curva a 270° che immette sulla adiacente pista di formula  1, ovvero via delle Terme di Caracalla. Ora quando faccio le ripetute giro a quasi 20 km/h e devo fare la curva senza fermarmi sperando che le macchine che arrivano dalla mia sinistra in accelerazione a volte anche a 100 km/h si tengano larghe…E poi dopo il chilometro c’è un tratto di falsopiano in salita di 200 mt. Ma altro in un raggio di 2km da casa non trovo. 

La specifica è partita decentemente con i 5 mille venuti in media a 3’29’’/km, sensazioni di potere andare più forte ma di non riuscire a smaltire il lattato, che dopo tanta costruzione è inevitabile.

Per il momento è tutto, cercate di non sparire un’altra volta adesso ;-).

2 commenti:

  1. E per fortuna che sei stato molto impegnato con il lavoro... Per quanto belle e suggestive le Terme di Caracalla, molto presto dovrai abbandonarle per andare ad allenarti all'autodromo di Vallelunga! Complimenti, grandissimo!

    RispondiElimina