venerdì 9 maggio 2014

Correre con 10 paia di scarpe (tutte insieme)!



Ho fotografato il cassetto(ne) in cui tengo quasi tutte le mie scarpe. Eh si, perché non uso solo un paio di scarpe per correre, ma ben 10

Si avete capito bene, 10 paia.

I puristi del running saranno oltremodo scandalizzati, perché il manuale del perfetto corridore recita che “le scarpe da corsa non possono essere utilizzate per più di 600-800 km, perché dopo diventano “scariche” e non ammortizzano più a sufficienza. Una deviazione anche minima da questa regola implica l’infortunio grave immediato”.

Ecco in realtà sarà pure vero che dopo un certo periodo d’uso le scarpe si scarichino, ma forse questo periodo non è poi così breve come vogliono farci credere le case produttrici. Insomma ho il sospetto che il consiglio di cambiare molto spesso le scarpe sia più una riuscita operazione di marketing che un vero e proprio aiuto ai runners.

Chiaramente, il primo sospetto in caso d’infortunio è sempre che le scarpe siano “vecchie” per cui è probabile che alla comparsa di qualche piccolo doloretto si corra al negozio a cambiare la “ferratura”.

Poiché sono scettico di natura ho pensato un protocollo per poter utilizzare più a lungo le mie scarpe, a tutto vantaggio del portafoglio (che ringrazia). Da qualche tempo infatti mi aggiro per le strade e i parchi di Roma e non solo percorrendo anche 80-100km a settimana. 

Secondo il manuale del perfetto corridore di cui sopra quindi dovrei comprare un paio di scarpe nuove almeno ogni due mesi. Se consideriamo il prezzo medio di un buon paio di scarpe da corsa, 120€, questo significherebbe spendere 120x6=720€ l’anno solo per le scarpe. Stiki! Manco mia moglie probabilmente riesce in un’impresa simile (probabilmente si, però io non sono una donna).

Detto questo, vi spiego la mia tattica, che ormai funziona da più di un anno. Funziona significa che non mi sono ancora mai infortunato (sgrat…). Ovviamente non ve la sto consigliando, non lo fate anche voi, è molto pericoloso (come dice il manuale già citato, che non sbaglia mai, of course).

Allora: ho sempre (o quasi) due paia di scarpe non “scariche” (cioè sotto gli 800 km di uso). Un paio A3 che uso esclusivamente per i lunghi domenicali. Un paio di A2 con cui gareggio. Tutto il resto dei chilometri li faccio con le scarpe vecchie, facendole girare ogni giorno (cioè ogni giorno uso un paio di scarpe differente rispetto al giorno prima). Devo aggiungere che io consumo le scarpe in modo molto regolare, per cui non mi trovo mai nelle condizioni di avere scarpe bucate o con la suola consumata solo da una parte.

Sotto la situazione del mio parco scarpe, di cui alcuni esemplari possono essere osservati in foto,  in ordine di data di acquisto con la percorrenza attuale (in rosso quelle da gara):


  1. Nike Pegasus 27  (09/2011)                               km 1.354
  2. Nike Pegasus 28  (04/2011)                               km 1.654
  3. Asics Cumulus 12 (07/2011)                               km 1.830
  4. Asics Cumulus 13 (12/2011)                               km 1.895
  5. Mizuno Wave Rider 15 (02/2012)                       km 1.924
  6. Saucony Pro Grid Jazz 16 (06/2012)                 km 750
  7. Saucony Kinvara 3 (10/2012)                              km 728
  8. Mizuno Wave Ultra 5 Nero (05/2013)                  km 768
  9. Saucony Kinvara 4 (03/2014)                              km 110
  10. Mizuno Wave Ultra 5 Rosso (03/2014)               km 260

Come vedete, i primi 5 paia di scarpe hanno ormai superato il doppio dei km consigliati! Eppure ancora vanno....

Tutte le prime scarpe, che all’epoca, utilizzavo senza alternarle, mi hanno dato qualche tipo di problema: le nike dolori alle anche, le asics vesciche e dolori al calcagno, le Jazz dolori al ginocchio (e per questo le ho usate meno). 

Posso affermare che sicuramente alternare più paia di scarpe elimina i difetti di ciascuno, perché chiaramente l’uso che se ne fa è minore.

Al momento, come si può notare dagli ultimi acquisti, sono a favore di Mizuno, ma per le gare mi trovo bene con le kinvara. Uso ancora spesso i primi paia di scarpe acquistate, cioè le pegasus e le cumulus. Con le scarpe da gara con cui non gareggio più faccio i lavori veloci.

6 commenti:

  1. Chapeau per la tattica di uso! Da cosa reputi che vadano ancora bene con tutti quei chilometri? Non "ciabatti"?!

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  2. No non ciabatto. Certo non le sento come il primo giorno che le ho messe, però non provo fastidio. Credo sia anche molto una questione psicologica.

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    1. Credo anch'io!
      Che ne diresti di togliere i codici per commentare? Fa passare la voglia!!

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  3. Fatto. Non sapevo nemmeno ci fosse ;-)

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  4. Ottima tattica! Lunga vita alle nostre amiche scarpe (ed alle nostre risorse...).

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  5. buono a sapersi, in effetti senza conoscere questo topic, ho iniziato ad alternare anche io proprio verso Maggio, anche se solo 2 paia, sotto consiglio di altri runner letto in rete. Così facendo in questi giorni con le Asics Gt 2000 ho raggiunto i 650 km, livello al quale le precedenti 3 paia mi iniziavano a dare i primi problemi, tanto che le sostituivo verso i 700, in ossequio al consiglio dominante.
    Ora se prendo le vecchie GT2000 e quelle in uso, a parità di km, hanno suole molto diverse..le vecchie sul tallone esterno han la suola ormai completamente consumata, quelle in uso anno ancora un paio di mm di margine. Inoltre a memoria ricordo che le vecchie a 650 km erano molto più secche di quelle in uso ora. Tra l'altro quelle in uso non le ho alternate dall'inizio, ma da quando avevano già 200 km circa. Ho letto che dipende dal fatto che, alternandole, si da più tempo ai materiali di "riposare" e quindi la resa aumenta nel complesso. A questo punto immagino che alternando 10 paia l'effetto si amplifichi ulteriormente, posto che così facendo ogni scarpa verrà usata ogni 2 settimane o più.

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