mercoledì 26 marzo 2014

Analisi Maratona di Roma




Analisi tecnica a freddo della gara, resoconti ed emozioni li ho già abbondantemente riportati nell’altro post!


Dopo tre giorni, confermo la soddisfazione per quanto ho fatto. Anzi i dati analizzati mi hanno convinto della bontà della prestazione.


Questo il dettaglio ufficiale della mia gara (da TDS, mi hanno aggiunto 8 secondi….diciamo che è irrilevante):



Distanza
Pos.
Pos. M/F
Pos. Cat.
Tempo
RealTime
Parziale
min/Km
Via Ostiense (5K)
5000
1661
1578
399
00:24:47
00:22:06

4.57
Via Ettore Rolli (10K)
10000
1179
1139
299
00:46:06
00:43:25
00:21:19
4.36
Lungotevere dei Sangallo (15K)
15000



01:07:34
01:04:54
00:21:28
4.30
Via della Giuliana (21.097K)
21097
779
760
193
01:33:40
01:30:59
00:26:05
4.26
Piazza Lauro De Bosis (25K)
25000
704
688
178
01:50:27
01:47:46
00:16:47
4.25
Viale della XVII Olimpiade (30K)
30000
668
651
165
02:12:27
02:09:46
00:21:59
4.24
Lungotevere Arnaldo da Brescia (35K)
35000
631
613
155
02:35:07
02:32:26
00:22:40
4.25
Via dei Fori Imperiali (FINISH)
42195
526
510
132
03:08:09
03:05:28
00:33:01
4.27

Terza colonna è la posizione, quarta colonna posizione tra gli uomini, quinta posizione nella categoria Over40, sesta tempo dallo sparo, settima tempo reale.
Come vedete, ho recuperato posizioni dall’inizio alla fine e molto anche alla fine quando ero in crisi. In parte questo è dovuto al fatto che partivo indietro e quindi fino alla fine ho avuto davanti atleti più lenti di me. Però, vista la crisi, mi sarei aspettato che dal 30° km in poi non avessi più superato molto. Questo significa che in realtà non ero più in crisi degli altri, anzi! Erano proprio le condizioni climatiche a condizionare la gara di tutti.
La media al km dallo sparo (la reale è 4’23’’) è peggiorata nell’ultimo tratto solo lievemente. Ho confrontato questo dato con quello dei miei amici che sono andati bene e con quello dei top runner. Tutti hanno avuto lo stesso andamento, con una perdita finale anche maggiore. Non ho visto quasi nessuno che sia riuscito ad accelerare nel finale. Anche questo conferma che non ho sofferto più degli altri.
In questi giorni post gara non mi sento peggio che nei giorni successivi di altre gare. Anzi forse anche meglio, ho DOMS ma non contratture e ho già fatto un paio di uscite rigeneranti.
Conclusioni: non c’erano le condizioni per stare sotto le 3h. In una maratona più facile, partendo avanti, probabilmente ce l’avrei fatta. Questo non significa però che sarei andato facilmente sotto le 3h, anzi probabilmente quello è il mio limite attuale. Visto che in mezza sono andato di poco sotto gli 82’, ciò significa che non sono sufficientemente allenato per la maratona. Il mio limite infatti dovrebbe essere inferiore di almeno 4-5 minuti. La cosa non mi scoraggia, anzi addirittura mi fa persino piacere: significa infatti che ho ancora margine anche sul profilo aerobico e che lavorandoci ancora in futuro non solo migliorerò il tempo in maratona ma anche quello nelle gare brevi.
Qualche altro dettaglio statistico. Sono stato 10° tra quelli effettivamente partiti in ultima griglia (perché molti con pettorale alto come il mio ma tempi buoni hanno fatto gli “italiani” cambiando griglia. E ho verificato che erano italiani veramente, mentre gli stranieri hanno rispettato l'ordine…). Probabilmente equivale a dire 10° tra gli esordienti nella maratona di Roma.
In tempo reale, nella classifica assoluta sono arrivato al 97° percentile contro il 96,35° della recente Roma-Ostia. Questo non implica che sia andato meglio, potrebbero infatti partecipare alla maratone più persone senza adeguata preparazione, ma il dato è concordante con la valutazione positiva della prestazione.

PS: ho dimenticato di scrivere dei due dubbi che mi erano rimasti (vedi post pre-maratona):

1) Scarpe: avevo scelto imprudentemnte le Kinavara (A2 tendenti ad A1) con le quali mi ero trovato benissimo nelle gare fino alla mezza. Imprudentemente perché invece in moltissimi usano e mi avevano consigliato le A3. Risultato: non ho avuto nessun tipo di problema in gara, nonstante fossero pure bagnate (pericolo vesciche). E nemmeno ho problemi particolari nel dopo gara. Su questo punto, dubbio sciolto, le userei ancora.

2) Strategia alimentare: in allenamento e nelle gare fino alla mezza non assumo nulla, nemmeno acqua (se non è caldo). Per la maratona, anche i dati scientifici sembrerebbero dimostrare che è utile un'integrazione di acqua e carboidrati. Non avendo però provato niente prima, ho deciso di attuare la strategia fatta in casa, miele più acqua ogni 10 km. Risultato: non ho notato duante la gara effetti (ma non ho la controprova su cosa sarebbe successo senza). Qui il dubbio mi resta: corressi maratone ogni mese, una volta proverei a non prendere niente. Visto che invece ne correrò forse una l'anno, mi sa che mi terrò ancora il dubbio.

 

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