giovedì 5 giugno 2014

Cronaca di una grande sessione di ripetute



Oggi ho voglia di descrivere più dettagliatamente il primo allenamento di questa settimana.

Martedì, in programma un 5x1000, con recupero 1’30’’ di corsa molto lenta. Era stato il primo lavoro dellapreparazione specifica  poco più di un mese fa. L’avevo chiuso in una media sui mille di 3’37’8, di cui ero stato molto soddisfatto.

Stavolta punto ai 3’35’’, perché sento di essere in miglioramento.

Sveglia, as usual, alle 5.00, in strada alle 5.15. 15 minuti di riscaldamento (corsa molto lenta). 15’ di corsa in bassa fascia aerobica. 5 allunghi di 100mt con velocità crescenti, a sensazione, senza contrarmi.

Eccomi in pista. Beh no, non è proprio una pista. È un palazzo. Si, giro intorno a un palazzo. A quest’ora, quando è inverno, è buio, ho bisogno di lampioni. È la mia personalissima pista di atletica, peraltro non standard, perché misura esattamente 600 mt (forse 601, dipende pure da come sono parcheggiate le macchine!), ma quasi completamente pianeggiante. Due rettilinei di 250 mt circa e due curve leggermente troppo strette di 50mt. Riferimenti ogni 100mt: strisce pedonali (linea di partenza e di arrivo), secchi della monezza, inizio marciapiede, tombino, ingresso garage, e di nuovo strisce pedonali.

Sono sulle strisce, dito sul gps. Davanti a me il primo rettilineo, un gatto attraversa pigramente la strada, mi guarda con sufficienza (..zo vuoi?), gli uccelli cinguettano. Nessun essere umano in circolazione, per il momento.
Via! Primo mille. Passaggio ai 200 in 41’’, troppo forte, come al solito. Mantengo il vantaggio ai riferimenti successivi, agli 800 inizio a soffrire. Primo mille in 3’33’’, wow!

Recupero, 1’30’’ in cui il fiatone passa appena in tempo, sono già di nuovo sulle strisce, via, secondo mille. Parto ancora troppo forte (buon segno), chiudo soffrendo in 3’32 alto! Secondo wow!

Passa qualche macchina ogni tanto, ma non mi disturba. Qualcuno inizia a uscire di casa, guardandomi sorpreso (mbè, siamo in pista, e allora?)
1’30’’, volato. Terzo mille, ora cerco di partire più tranquillo, sennò non li finisco. Ai primi riferimenti sono giusto, poi perdo qualcosa, accelero nel finale ma non abbastanza. 3’38’’. Le prossime due mi devo impegnare di più.

Quarto mille: ora sono stanco. Parto giusto, perdo ancora, accelero prima ma finisco al limite con un lievissimo senso di nausea (preoccupante).3’36’’5.

Ok, ne manca solo una. Psicologicamente è un grosso aiuto, posso dare tutto senza rischiare di scoppiare. Via, parto bene, di poco in vantaggio sui primi riferimenti, vado al limite negli ultimi 400mt. 3’33’’, terzo wow! Ma nausea fortissima, stavolta, che dura pure qualche secondo.

Media finale 3’34’’8, perfetta, e 3’’ meglio di un mese fa.

Grandissimo (per me) allenamento. Non so se la nausea è stata dovuta ai fiumi di lattato prodotto oppure allo stomaco vuoto al mattino (più probabile).

Finisco con mezzora di defaticamento a ritmo aerobico basso. 15 km in tutto

Poco prima delle sette sono a casa, soddisfatto e con l’acquolina alla bocca per la meritata colazione.

3 commenti:

  1. Semplicemente... wooow!
    Complimenti davvero, Jonathan! Molto bello anche il racconto... ;-)

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  2. beato te che riesci a fare sti lavori anche di mattina

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  3. grazie. In effetti non avevo mai fatto prima di mattino presto lavori così impegnativi. Per il momento non mi sto trovando male. Forse, l'unico fastidio è la leggera nausea per lo stomaco vuoto, ma non è detto nemmeno sia dovuto a quello,

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